Vignarionda - ArnaldoRivera
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Vignarionda

Serralunga d'Alba

CARATTERIZZAZIONE GEOPEDOLOGICA
E INQUADRAMENTO CLIMATICO

 

Substrato geologico: FORMAZIONE DI LEQUIO; Età 12 milioni di anni (SERRAVALLIANO).

Il vigneto si sviluppa sulla Formazione di Lequio, la più antica di tutta la zona del Barolo. Questa formazione geologica si discosta notevolmente da tutte le altre per alcune caratteristiche ben definite: contenuto di sabbia (20-30 %), argilla in quantità piuttosto bassa, carbonato di calcio (calcare) elevato rispetto alle altre formazioni (25-30 %). Il risultato è un substrato con una fertilità piuttosto bassa e uno scambio con la pianta peculiare.

 

Suolo: BIANCO, MARNOSO, CALCAREO, POCO PROFONDO, GIOVANE.
Il vigneto è impostato su un tipico suolo bianco, che conserva le caratteristiche della formazione geologica. La vite quindi si trova a interfacciarsi con un suolo piuttosto permeabile e non asfittico (sabbia), molto calcareo e poco fertile per la bassa presenza di argilla. La componente argillosa è però costituita da minerali ad alto scambio che quindi concedono alla pianta di potersi sviluppare senza stentare troppo, nonostante la bassa fertilità. Le peculiarità della formazione sono legate alle sue origini. Gli strati della Formazione di Lequio si sono deposti in un mare molto profondo (oltre i 400 metri) e hanno subito un lunghissimo periodo di seppellimento prima di essere riportati alla luce a costituire collina di Serralunga. La bassa fertilità di questi suoli ha un riflesso nel vino molto netto e caratterizzante per la maggior parte dei Baroli di Serralunga: gradazioni alcoliche non troppo elevate e quadro polifenolico particolare. I tannini vengono sintetizzati dalla vite in quantità e tipologia proporzionata al grado di stress. Questo stress può essere di tipi diversi, idrico, termico o nutrizionale e ognuno ha una risposta diversa da parte della pianta. Nel caso di Vignarionda sono due i fattori che intervengono: bassa fertilità, dovuta al lavoro che fa la vite a strappare nutrienti al suolo, e bassa disponibilità di acqua, in relazione alla posizione topografica del vigneto. Di conseguenza troviamo nel vino il riflesso di questo habitat. Anche i profumi sono piuttosto caratteristici, collegati con l’alta percentuale di carbonato di calcio (sempre generatore di aromi) e con il clima caldo e asciutto.

 

 

Clima e inquadramento topografico: esposizione SUD; quota 330 m slm; pendenza 20% circa.

Il vigneto si trova in una zona piuttosto calda, con un microclima tipico dei versanti soleggiati a quote medie che ha alcune affinità “mediterranee”, di conseguenza le fasi fenologiche godono tutte di un certo anticipo. Qui la posizione prossima al crinale della collina che da Serralunga si distende in direzione Ovest comporta una certa siccità nelle fasi asciutte dell’annata, dovuta all’assenza di fenomeni di accumulo idrico.

 

A cura di Edmondo Bonelli, naturalista