IL PROTOCOLLO - ArnaldoRivera
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IL PROTOCOLLO

IL PROTOCOLLO D'INTESA

L’IMPEGNO DI SOCI VITICOLTORI E CANTINA

A partire dall’annata 2013, i vini ArnaldoRivera sono il frutto di un protocollo ufficiale sottoscritto tra la Cantina e alcuni Soci viticoltori, che prevede:

  • l’individuazione di particelle situate nelle aree più prestigiose della denominazione e con caratteristiche pedoclimatiche essenziali a produrre uve di eccellenza.
  • il constante monitoraggio delle condizioni di ogni vigneto da parte del team di agronomi, biologi e geologi interno alla cantina durante tutto il ciclo dell’annata.
  • la possibilità di sacrificare un’annata o un determinato vigneto se lo stato sanitario delle uve non è ritenuto idoneo.
  • investimenti in attrezzature di cantina d’avanguardia per garantire la più assoluta conservazione della qualità ottenuta in vigneto.

NEL VIGNETO

Monitoraggio costante del comportamento della vite sui diversi suoli per determinare:

  • le più adeguate lavorazioni in vigna ed i periodi più idonei.
  • eventuali apporti nutritivi e in quale modalità, escludendo categoricamente i concimi minerali.
  • Determinazione della tecnica di potatura sulla base dell’età della vite e del suo stato vegetativo (vigoria).
  • Gestione dell’inerbimento in modo unicamente meccanico escludendo categoricamente l’uso di diserbanti chimici.
  • Pianificazione dei lavori di scacchiatura, sfemminellatura e sfogliatura sulla base dell’andamento climatico e dello sviluppo della vite.
  • Accurata gestione della chioma attraverso accapannatura dei tralci o cimature a basso impatto.
  • Selezione dei grappoli (diradamento) svolta valutando le condizioni vigneto per vigneto senza un criterio rigido, ma accompagnando l’andamento della singola annata.
  • Particolare cura ed attenzione sono poste nel proteggere il vigneto dall’insidia della flavescenza dorata richiedendo al viticoltore la tempestiva estirpazione di piante infette.
  • Determinazione accurata della data di vendemmia di ogni singola particella considerata la grande diversità tra i terroirs di origine, così da assicurare la corretta maturazione fenolica.

 

IN CANTINA

Alla ricezione in cantina le uve raccolte sono gestite con assoluta priorità per quanto riguarda la pigiatura

  • Vinificazione e affinamento: l’azienda ha affrontato negli anni grandi investimenti al fine di dotarsi degli strumenti più all’avanguardia per garantire il miglior risultato qualitativo, in particolare micro fermentatori, tonneaux di rovere francese da 500 e 700 litri e botti da 25 e 50 Hl in rovere francese.
  • Le fermentazioni alcoliche avvengono preminentemente tramite inoculo di lieviti autoctoni provenienti dalla zona del Barolo.
  • Tutti i crus di Barolo svolgono la fermentazione malolattica spontanea in tonneaux  a cui segue un affinamento di 32 mesi sia in tonneaux che in botte grande, in base alle necessità di ciascun vino.
  • L’approccio ad un limitato interventismo in cantina è volto a conservare la massima espressione del carattere dell’uva e del suo vigneto di provenienza.